Lo scorso weekend sono stata a Napoli a festeggiare il compleanno di un’amica. Abbiamo avuto fortuna, tre giorni di sole ci hanno permesso di girare in lungo e in largo godendoci un autunno che a sud ha tutto un altro sapore. Era un po’ che non ci tornavo e non avevo ricordi molto chiari. L’ultima volta ci avevo passato un Capodanno ma in barca, la mezzanotte in porto però me la ricordo ancora, con la barca e le banchine illuminate a giorno dai fuochi.
Il programma del weekend era non avere un programma, quando sai dove dormirai non c’e’ altro che è necessario pianificare. A me piace proprio viaggiare così, perché il viaggio diventa scoperta e non solo spostarsi da un posto all’altro o seguire una scaletta predefinita. Mi piacere viaggiare lentamente, anche perdendomi e sbagliando strada, usare i mezzi di trasporto locali e osservare quello che mi circonda, i luoghi e soprattutto le persone.
Nei miei ultimi viaggi ho scelto di immergermi nella natura, nella luce e nel silenzio, ecco a Napoli ero nell’esatto opposto. La quantità di stimoli visivi e soprattutto acustici è stata infinita e pure troppa. Perdersi nei Quartieri spagnoli o a Spaccanapoli è tanto bello quanto faticoso, per la quantità immensa di persone, per il casino costante, per il volume di ogni conversazione intorno a noi. Abbiamo fatto moltissimi chilometri a piedi e per fortuna vista la quantità di sfogliatelle e di dolci mangiata. La giornata a Procida poi è stata un vero regalo, un’isoletta che è un gioiello, dove abbiamo passeggiato e pranzato sul mare. Sono state giornate piene in cui tutti i miei sensi si sono attivati, ma quello più appagato era sicuramente la vista davanti allo spettacolo del golfo e della sua baia.
Ho capito, però, che questo tipo di viaggi per me hanno una durata limitata, che ce la faccio solo per pochi giorni, poi ho bisogno di natura e di un maggiore silenzio. Sicuramente è anche per quello che amo andare in barca, perché quando si inizia a veleggiare il silenzio è dominante, i rumori sono lievi, quasi ovattati e ci si riesce a concentrare sui propri pensieri o si sceglie di non pensare affatto. E per lo stesso motivo mi piace camminare allo scoperta di luoghi poco abitati o dispersa in mezzo alla natura.
In ogni caso, che sia una breve fuga o un lungo percorso, ogni viaggio vale la pena di essere fatto e vissuto in pieno. E le fughe brevi ridanno carica e ci aiutano ad aspettare i viaggi più lunghi.