Quello che diciamo, almeno di non parlare da soli come i matti, viene ascoltato da qualcun altro che se lo ricorderà, che lo recepirà e in qualche modo lo farà suo perché è parte della sua esperienza sociale. 

Questo vale in maniera esponenziale quando a parlare sono giornalisti, politici, e tutti quelli che si rivolgono al grande pubblico compreso cantanti, scrittori e artisti in genere. 

Ed è proprio qui che bisognerebbe fare molta attenzione alle parole che si usano, uno stesso concetto viene percepito in maniera del tutto diversa a seconda di come lo si presenta. In questo ultimo anno per forza di cose mi sono ritrovata ad ascoltare molto e troppo spesso a rimanerci male per come non si faccia attenzione. 

Quasi tutti gli articoli di giornale non hanno più nessuna coerenza tra il titolo e quello che poi contengono. L’allarmismo governa le prime pagine andando ad aggiungere ansia a un popolo che ha il sistema nervoso al limite. Ieri mi è capitata una situazione forse ancora peggiore. Perché un giornale puoi scegliere di non leggerlo, ma il medico che ti parla durante una visita lo ascolti con attenzione e un’estrema fiducia data anche solo dalla tua ignoranza in materia. Durante una visita di controllo per una sospetta rogna mi sono dovuta sorbire un lungo monologo sulla mancanza di fiducia sui vaccini, sull’origine cinese di questi maledetto virus, sul potere delle famose big pharma. Il tutto concluso dicendo che il vaccino per ora non è sicuro e che si comunque la mia situazione si era risolta. Ora, io non ho gli strumenti per capire qualcosa di vaccini. Ho un master in tutt’altra materia ma non mi ritengo stupida. 

E mi sono sentita quasi offesa perché persone di questo tipo non si rendono conto di quanti danni possono fare con il loro atteggiamento. Imporre i propri discorsi senza sapere chi hai di fronte, parlando di argomenti in questo momento davvero delicati, è violenza ne’ più ne’ meno.

Per fortuna però c’è chi le parole le sa utilizzare e molto bene. Avrò letto un centinaio di libri dall’inizio di questa pandemia e molti li ho davvero amati, mi hanno permesso di vivere in un mondo lontano per qualche ora ed è stato proprio bello in un periodo in cui gli stimoli stanno a zero. 

E per fortuna non tutti i giornalisti hanno perso completamente il senno, la mia tv quando è accesa non va oltre la7 a parte che per pranzare con la signora in giallo :)

E per fortuna numero 2 che esiste Propaganda Live che mi ha tenuto compagnia in questi lunghi venerdì, facendomi scoprire molti autori, cantanti e opinionisti con idee interessanti e che sono in grado di esprimersi a modino.